UN CINGHIALE IN CASA! – animali in filo di ferro

Dopo il successo di Ludmilla, la coccinella mangiaplastica, il bestiario dei Volontari del Decoro del 13° Municipio di Roma si è arricchito di un altro animale, Pasquale, stavolta onnivoro, dedicato alla raccolta dell’indifferenziata all’interno della Pineta Sacchetti.

Due sezioni longitudinali legate per il naso faranno il cinghiale

Dal punto di vista costruttivo ho scelto un approccio diverso, cominciando con delle sezioni longitudinali che già fornivano una forma dell’animale e soprattutto quella caratteristica del muso. Tuttavia il lavoro è più agevole con sezioni trasversali, tipo ordinate, tenendo presente che è fondamentale NON CHIUDERE le sezioni, lasciandole quindi ad arco, perché le torsioni quando si svolge la matassa di filo rimangono sempre, dando luogo in un cerchio completo a deformazioni indesiderate.

La differenza tra un cinghiale sordo e un cinghiale che ascolta quello che gli sussurri

Ovviamente la forma più complessa ha richiesto un maggior numero di ore di lavoro. Alcuni dettagli devono essere realizzati separatamente, le 4 zampe, le orecchie. Ho anche voluto provare una livrea più realistica, con ombre spray.

Se la coccinella Ludmilla presenta una parte piana che la rende facilmente spalleggiabile con cinghie, il quadrupede Pasquale si presta meglio alla ruota, tanto che ha un carrellino tutto suo con il vantaggio di poter ospitare anche messaggi. Come macchina teatrale poi può anche fare dei suoni, in fiocchi di filastrocche, tipo

Ed ecco che arriva Pasquale

Sembra proprio un vero cinghiale

Mette la sveglia alle 6 e mezza

Per rovistare nella mondezza

Ma poi la vita non è dura

Per chi vive di spazzatura

Dice: “Per me è colazione, ci pranzo e ci ceno”

E allora per favore fanne di meno!

Enrico Azzini per wildlifegossip

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